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Discussioni generiche => Discussioni Off Topic => Discussione aperta da: Morphy il 25 Luglio 2002, 10:33:15

Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: Morphy il 25 Luglio 2002, 10:33:15
Dopo tanti anni e dopo aver raggiunto cifre esorbitanti ora ci si accorge che il football è in crisi. Secondo voi non è troppo tardi?

Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: PredatorXP il 25 Luglio 2002, 10:36:44
Il Parma ha fatto la scelta migliore ed ha il miglior bilancio



Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: meganoid21 il 10 Marzo 2003, 11:38:25
Pienamente d'accordo con tutti e due!
Il calcio ha decisamente esagerato e sopratutto bisogna investire sui giovani italiani sennò ai prossimi mondiali e europei chi mettiamo in campo?
Bah!
Bye bye
Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: thedarkenemy il 10 Marzo 2003, 13:08:07
il calcio è in crisi...ERA ORA...
non se ne può + di quei giocatori strapagati, dovrebbero dargli un limite....che hanno in + di un metalmecanico?
di un muratore??
mi sta proprio sulle scatole sentire che i miliardi girano x un giocatore come girano a me gli €uri x le tasche....


   
Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: Superbox il 10 Marzo 2003, 16:02:43
Citazionemi sta proprio sulle scatole sentire che i miliardi girano x un giocatore come girano a me gli €uri x le tasche....

E' il loro reale valore di mercato.

Finchè la gente va allo stadio, compra le magliette, paga le pay-tv, i miliardi da dare ai calciatori ci sono sempre.
Quello di limitare gli stipendi ai giocatori è solo uno dei tanti stratagemmi che i dirigenti vorrebbero adottare per alzare i loro, di stipendi (dato che gli introiti dei diritti televisivi e degli sponsor non calerebbero allo stesso modo).

Il calcio è in crisi. E allora? Chi se ne frega, dico io.
Se una società è gestita male, nel mondo reale, chiude i battenti.
Non vedo perchè nel calcio dovrebbe essere diverso...

Per quanto riguarda i calciatori... beh... sono uomini di spettacolo, dopotutto.
I loro stipendi sono allineati a quelli dei cantanti e dei presentatori televisivi.
Non basta saper suonare una chitarra o dare calci a un pallone per diventare miliardari.
I loro compensi sono inversamente proporzionali alle probabilità che si hanno di diventare "professionisti" come lo sono loro.
Non ci vedo questo grande scandalo...

Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: thedarkenemy il 10 Marzo 2003, 20:23:08
Certe persona hanno perso di vista cos'è

lo SPORT

La PASSIONE

il DIVERTIMENTO

l' ENTUSIASMO
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Coma si può considerarsi sportivi se l'unica cosa che importa sono i $ che una società e disposta a pagare, considerare quasi inutile giocare con la NAZIONALE (e l'italia non ditemi che ha giocato x vincerlo il mondiale) dato che lo stipendio è attorno ai 300 milinoi e il rischio di infortunarsi non vale, come si può far finta di scendere in campo e soffrire a poi dopo una doccia si è pronti x fare festa in un locale......io dico VERGOGNA



   
Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: Superbox il 10 Marzo 2003, 21:16:37
Enemy, guarda che essere atleti ("sportivi" mi sa tanto di oratorio) è il loro lavoro, non il loro hobby... :)

A me più che gli stipendi dei moderni gladiatori scandalizza di più il fatto che c'è gente che segue Biscardi da vent'anni...

Domanda: perchè criticare chi i soldi li prende, al posto di prendersela con chi glieli dà (ai calciatori... come ai dirigenti... come a tutto il resto della baracca)? Forse solo perchè è più comodo (come sempre)...

Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: ToxicWaltz il 10 Marzo 2003, 21:35:57
beh thedarkenemy, non è facile arrivare a quei livelli... che hanno in più di un metalmeccanico? che sanno giocare a calcio... e non è poco!! alla fine è come un musicista, un pilota di automobili... o quant'altro. questo per un discorso sugli stipendi, se poi dici che il calcio non è più quello di una volta, beh può essere io non ne capisco una mazza ;)

Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: Holysun il 13 Marzo 2003, 21:05:54
Personalmente,se fossi nei panni di un Recoba,di un Jordan o di uno Schumacher,quei soldi li prenderei,e anche più che volentieri.Ha ragione chi dice che è l'ambiente sportivo che ha perso la misura e il ritegno,non chi l'operatore finale.
Certo,mi fa rabbia con il mio stipendio da operaio (e già guadagno assai di più rispetto alla maggior parte degli altri operai),vedere quelle cifre che passano di molti zeri le somme a cui sono abituato.Però,in fin dei conti,non ho fatto nulla per emergere decisamente sugli altri,non ho lottato ne mi sono impegnato allo spasimo per ottenere qualcosa in più.
Dunque non mi sento di condannare chi è riuscito,perchè sicuramente ha sudato e ha faticato più di noi.
Chi condanno invece,è chi ha permesso che questo succedesse,chi continua a far crescere i costi e le somme che girano intorno allo sport,chi trasforma lo sport in una branca della finanza privata....e chi,a Pisa,ha rgato la mia macchina targata Lucca,perchè ormai una parte dei tifosi del calcio,è tornato al livello dell'astralopitecus come facoltà mentali,dimenticandosi che se fanno casino allo stadio,se spaccano macchine e vetrine,i giocatori e i manager di questo ex-sport,avranno lo stesso il portafoglio pieno e il sonno del giusto.
Titolo: Calcio in crisi economica: era ora!
Inserito da: Khana il 13 Marzo 2003, 21:47:09
Esiste una logica negli stipendi che i calciatori prendono.
Sono sicuramente esagerati, perché prendere 5 Miliardi (di lire) invece che 10 non credo sia una grande perdita.
Però voi non vi rendete conto di una cosa:
Nessuno (ripeto: NESSUNO) di quei giocatori ha avuto l'infanzia che avete avuto voi; nessuno ha la possibilità di starsene seduto in casa a sparare minchiate su quanto sia bello avere una Voodoo 5, invece che una GeForce, o fare a gara a chi ha il processore + overclockato.
il 50% di quella gente è + giovane del 60% di noi e molto probabilmente... non ha mai fatto la gita di 5a liceo.
Io ho avuto in classe (in 3a) uno che giocava nelle giovanili del Milan, titolare, ala destra (il vecchio numero 7).
Niente uscite alla sera, niente feste in discoteca, niente gite scolastiche, niente ginnastica a scuola (rischiava di farsi male a giocare a calcetto con noi poveri comuni mortali) e, non sto scherzando, niente donne (chiaramente quest'ultima non poteva che essere ignorata, perché un "calciatore" non attira solo veline).
Io, la vita del calciatore professionista, non la farei: ci ho sempre tenuto alla mia infanzia.
Arrivare a 20 anni ed avere la responsabilità di far vincere il campionato a una squadra... preferisco limitare le mie scelte al colore della birra che mi berrò stasera... (anche se sono certo che non sarà molto chiara... :D)