Cosa ne pensate? Adsl = No privacy?

Aperto da mauare, 14 Ottobre 2002, 02:00:29

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mauare

Citazione"Sembra" una bufala bella e buona.........................................  
Il CODACONS segnala la violazione della Legge sulla privacy ai danni di coloro che installano l'ADSL.
La Guardia di Finanza di Cagliari eleva multa di 34.000,00 euro per mancata registrazione di OFFICE 2000 e altri programmi. L'utente e' stato identificato nel modo piu' semplice: e' bastato verificare il nome dell'intestatario dell'abbonamento telefonico ove era installata la sua ADSL.
Finisce l'anonimato in Internet: non piu' anonimi login assegnati via web, bensi connessioni permanenti e nominative, abbinate all'utenza telefonica.
Il basso costo dell'ADSL consentira' una sua diffusione anche fra le utenze private: migliorera' la qualita' della Rete ma.... finiremo tutti sotto controllo?
La chiamano "connessione veloce"... ma ancora più velocemente l'ADSL consente di MONITORARE il comportamento degli utenti...


Per ogni abbonato all'ADSL esiste un'apposita cartella nel server predisposto alla connessione permanente che
memorizza TUTTI I TESTI DELLE EMAIL spedite e ricevute, nonche' TUTTI I SITI VISITATI. Cio' in teoria fa parte del servizio, quale funzione di backup, ma la delicatezza di queste informazioni pone seri interrogativi su quelli che potrebbero diventare i possibili utilizzi futuri. Per non parlare del pericolo che tali informazioni possano essere carpite con atti di pirateria informatica, o addirittura in modi piu' semplici, e cio' potrebbe dare luogo a conseguenze gravissime ai danni degli utenti.

Oggi si scopre che la connessione ADSL offre un efficace mezzo di ispezione da parte di software installati presso
determinati servers. Non solo per la rapidita' dello scambio dati (la velocita'.... caratterizza entrambe le direzioni!) ma anche perche' l'ADSL essendo NOMINATIVA ed ABBINATA all'intestatario dell'ABBONAMENTO TELEFONICO corrisponde inequivocabilmente ad uno specifico utente.

Ad A.R. di Cagliari, per esempio, è bastato visitare il sito della Microsoft, con una velocissima connessione ADSL, ed effettuare un aggiornamento di Windows, per segnalare agli efficienti "robots" interattivi che la sua copia di Office 2000... NON era correttamente registrata e non era stata pagata la prescritta licenza d'uso.
Finora questi controlli interattivi raramente hanno avuto effetto, perche' LOGIN e PASSWORDS utilizzati dagli utenti per navigare, erano generalmente anonimi o associati a nomi di fantasia... e moltissime denunce cadevano nel vuoto.

Ma poiche' con l'ADSL la connessione diventa NOMINATIVA... nulla di piu' facile per la Guardia di Finanza di Cagliari che presentarsi a casa del signor A.R., dopo poche settimane
dalla segnalazione di Microsoft Italia, e constatare la presenza di programmi illegali nel PC dell'incauto utente, che fra l'altro si dilettava nel collezionare MP3, ignorando che la semplice detenzione di files musicali, anche se scaricati dal web, comportano obbligatoriamente il pagamento dei relativi diritti SIAE.
Per la cronaca, le violazioni di A.R. hanno comportato multe per 34.000,00 Euro.

Se episodi come questo aprono nuove strade per una corretta regolamentazione della Rete, si pongono tuttavia inquietanti domande su quale sia il giusto confine fra il rispetto della legalita' e il rispetto della riservatezza degli utenti.

Fonte http://www.esperti.com/news/informatica/ADSL_privacy.htm


Notizia da Buongiorno.it
Il CODACONS segnala la violazione della Legge sulla privacy ai danni di coloro che installano l'ADSL. La Guardia di Finanza di Cagliari eleva multa di 34.000,00 euro per mancata registrazione di OFFICE 2000 e altri programmi. L'utente e' stato identificato nel modo piu' semplice: e' bastato verificare il nome dell'intestatario dell'abbonamento telefonico ove era installata la sua ADSL. Finisce l'anonimato in Internet: non piu' anonimi login assegnati via web, bensi connessioni permanenti e nominative, abbinate all'utenza telefonica. Il basso costo dell'ADSL consentira' una sua diffusione anche fra le utenze private: migliorera' la qualita' della Rete ma.... finiremo tutti sotto controllo?


La chiamano "connessione veloce"... ma ancora più velocemente l'ADSL consente di MONITORARE il comportamento degli utenti... Per ogni abbonato all'ADSL esiste un'apposita cartella nel server predisposto alla connessione permanente che memorizza TUTTI I TESTI DELLE EMAIL spedite e ricevute, nonche' TUTTI I SITI VISITATI. Cio' in teoria fa parte del servizio, quale funzione di backup, ma la delicatezza di queste informazioni pone seri interrogativi su quelli che potrebbero diventare i possibili utilizzi futuri. Per non parlare del pericolo che tali informazioni possano essere carpite con atti di pirateria informatica, o addirittura in modi piu' semplici, e cio' potrebbe dare luogo a conseguenze gravissime ai danni degli utenti. Oggi si scopre che la connessione ADSL offre un efficace mezzo di ispezione da parte di software installati presso determinati servers. Non solo per la rapidita' dello scambio dati (la velocita'.... caratterizza entrambe le direzioni!) ma anche perche' l'ADSL essendo NOMINATIVA ed ABBINATA all'intestatario dell'ABBONAMENTO TELEFONICO corrisponde inequivocabilmente ad uno specifico utente. Ad A.R. di Cagliari, per esempio, è bastato visitare il sito di della Microsoft, con una velocissima connessione ADSL, ed effettuare un aggiornamento di Windows, per segnalare agli efficienti "robots" interattivi che la sua copia di Office 2000... NON era correttamente registrata e non era stata pagata la prescritta licenza d'uso. Finora questi controlli interattivi raramente hanno avuto effetto, perche' LOGIN e PASSWORDS utilizzati dagli utenti per navigare, erano generalmente anonimi o associati a nomi di fantasia... e moltissime denunce cadevano nel vuoto. Ma poiche' con l'ADSL la connessione diventa NOMINATIVA... nulla di piu' facile per la Guardia di Finanza di Cagliari che presentarsi a casa del signor A.R., dopo poche settimane dalla segnalazione di Microsoft Italia, e constatare la presenza di programmi illegali nel PC dell'incauto utente, che fra l'altro si dilettava nel collezionare MP3, ignorando che la semplice detenzione di files musicali, anche se scaricati dal web, comportano obbligatoriamente il pagamento dei relativi diritti SIAE. Per la cronaca, le violazioni di A.R. hanno comportato multe per 34.000,00 Euro. Se episodi come questo aprono nuove strade per una corretta regolamentazione della Rete, si pongono tuttavia inquietanti domande su quale sia il giusto confine fra il rispetto della lega- lita' e il rispetto della riservatezza degli utenti. (ANSA)

Fonte: openitalia.it
 
 
 
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Re: ADSL Finisce l'era dell'anonimato.. (Punti: 1)
da XoopsItalia (webmasteratxoops.it) su 06 Ago 2002 - 02:15
(Info utente | Invia il messaggio) http://www.xoops.it  
Questa notizia mi lascia un po' allibito. Prima di tutto per la questione privacy:
Microsoft assicura in fase di registrazione a widowsupdate che 'nessuna informazione riservata sarà inviata a MS'. Ciò corrisponde al vero, ma viene inviata un'informazione che servirà poi a sua volta per reperire un'informazione riservata. La solita vecchia storia del fatta la regola, trovato l'inganno.
Poi c'è una questione di opportunità: conviene veramente a MS denunciare tutti gli utilizzatori 'casalinghi' dei suoi prodotti, che sono quelli che hanno poi determinato il successo di Windows e relativi prodotti? Sono sicuri che tutti gli home-users spenderanno quei cinquecento e rotti euro per acquistare Office sotto la pressione della 'paura dei controlli', e invece non passeranno alla concorrenza?

Insomma, l'effetto psicologico che sortisce questa notizia è: se usi i prodotti Microsoft sulla rete, la Guardia di Finanza verrà a perquisire casa tua. E non è un pensiero piacevole.  



Re: Re: ADSL Finisce l'era dell'anonimato.. da Gorush su 19 Ago 2002 - 02:04

Re: ADSL Finisce l'era dell'anonimato.. (Punti: 1)
da Aleksandr su 09 Ago 2002 - 01:12
(Info utente | Invia il messaggio) http://www.studenticopernico.com  
MAI navigare su internet con un sistema operativo Microsoft! Vorrei vedere con un linux ben configurato!
PRIVACY? se la volete usate la crittografia! suggerisco di leggere Kriptonite, un libro privo di copyright che parla appunto di questi argomenti.
MICROSOFT? poveretta, lasciamola perdere, il destino del suo impero è già segnato...  



Re: ADSL Finisce l'era dell'anonimato.. (Punti: 1)
da DPY (-) su 22 Ago 2002 - 06:50
(Info utente | Invia il messaggio)  
la notizia che MS abbia denunciato un utente di Catania può anche essere vera, ma non si capisce cosa c'entri ADSL. Per prima cosa è da sfatare l'idea che le normali connessioni Dialup consentano l'anonimato: chiunque si registri per una connessione del genere deve lasciare i propri dati anagrafici, e dovrebbe essere cura del provider accertarsi che tali dati siano veritieri prima di autorizzare il collegamento. E' vero che molti inviano dati falsi ed entrano ugualmente, ma questa è, al più, una deficienza del provider in questione che non verifica il tutto, non è la norma e la maggior parte degli abbonamenti sono intestati a persone reali. Se ci può essere qualcuno che attiva volutamente un abbonamento con dati falsi per non essere 'beccato da Microsoft', moltissimi utenti registrati con dati reali hanno programmi MS copiati e non sanno neanche che aggiornarli in rete potrebbe essre pericoloso: in questo modo avremmo non un solo caso, ma tantissimi.
In ogni caso, in ogni collegamento l'ip viene associato non solo al nome utente, ma anche al numero di telefono da cui proviene la chiamata. E' possibile che l'utente mascheri il numero del chiamante, ma il gestore di telefonia conosce comunque la provenienza della chiamata e in caso di necessità può fornirlo alle autorità inquirenti.

Come se non bastasse, anche la velcità di ADSL non c'entra nulla: se l'utente si fosse collegato via modem, il collegamento sarebbe stato effettuato in molto più tempo, ma i dati necessari alla sua individuazione sarebbero stati inviati lo stesso, senza contare che comunque per inviare un codice di registrazione bastano pochi byte, e il tempo di trasmissione èridottissimo anche a 33.6Kbps.

Non solo, i fatto che il gestore ADSL memorizzi tutte le email spedite e ricevute dall'utente, e i siti visitati, non ha nulla a che vedere con l'episodio, l'utente in questione avrebbe potuto essere individuato anche se questo non venisse fatto. Detto fra noi, mi pare piuttosto improbabile che un gestore qualsiasi voglia sprecare risorse di calcolo e spazio su disco per memorizzare dati dei quali non ha alcun interesse, se non per facilitare le indagini delle forze dell'ordine.
Se fosse veramente come è scritto lì, si avrebbe una violazione non occasionale, ma SISTEMATICA della legge sulla privacy, con grosse conseguenze se venisse accertata e sanzionata, mi chiedo quale gestore ADSL sarebbe così stupido da correre un rischio del genere. In confronto, il fatto che l'utente di Catania sia stato rintracciato osservando a chi era intestata la linea ADSL non è una violazione della legge sulla privacy, se questi dati sono stati forniti dal gestore ADSL alle autorità inquirenti e non direttamente alla Microsoft. Nulla fa pensare, almeno da quanto è stato scritto, a questa seconda ipotesi, sono quindi quasi scandalizzato nel constatare che il Codacons abbia marcato come violazione della privacy una operazione che sembra corretta, e non abbia invece marchiato come illegale un'altra operazione che, pur non sembrando credibile, sarebbe invece proprio quella una grave violazione della legge in questione.

Questo probabilmente la dice lunga sulla competenza di chi ha scritto la nota: non metto in dubbio che il Codacons sia preoccupato per la privacy, ma non sarebbe male se prima di emettere una nota del genere chiedesse lumi a qualche consulente, così invece sembra che più che all'emissione di comunicati credibili sia più interessato all'emissione di comuncati sensazionalistici al puro scopo di farsi pubblicità.  

Fonte http://www.openitalia.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=93
Aiutatemi voi a capire.... Purtroppo di ADSL non ne capisco molto e visto che a giorni mi arriva tutte queste informazione, siano essere false o vere, mettono un pò di inquietudine per chi si avvicina alla banda larga.

mauare® - TB700 256MBRam VOODOO3 radeon8500 Linux Slakware 8.1 Kernel 2.4.18  WinME

Scritto Da - mauare il 14 Ottobre 2002alle ore  02:03:02
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thedarkenemy

be, io la ho da 1 anno e mezzo, mai avuto prob, il tuo primo post l'ho inserito anche io 3/4 sett fa o + e credo nessuno abbia risposto.

Cmqe stai tranqy!!!

sembra talco ma non lo è serve a dari l'allegra...
se lo mangi o lo respiri ti da subito l'allegria...
COROCOROPOLLON!!!!

mauare

Grazie lo stesso, cmq ancora non mi è arrivato.... Cercherò più info e nel frattempo ci penserò:(

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MrRicciolo

mah ... ci credo e non ci credo.
Per la questione delle licenze e delle rispettive multe: io ho sempre pensato che le prime ad essere controllate sono le aziende. Ma secondo voi il privato interessa veramente a Microsoft ? Vi faccio un'esempio: io lavoro in una ditta di circa 20'000 persone di cui circa 16'000 hanno un pc attribuito. Su questi pc è installato Windows NT e so per certo che regolarmente qualcuno (una ditta esterna comunque commissionata da microsoft) viene a controllare se il numero di licenze acquistato corrisponda al numero di licenze in uso. Perchè ? Semplicemente perchè Windows NT l'abbiamo messo sui pc client 3 anni fa, e 3 anni fa avevamo comunque meno computer di quelli che abbiamo oggi.
Le licenze acquistate sono quindi state aggiornate ? è proprio questo che controllano.
Un'azienda così, senza controlli, potrebbe tranquillamente rubare 1000/2000 licenze o anche di più ...
La multa per le copie pirata è calcolata anche su quello che produci con il soft piratato:
quindi un'azienda è sicuramente più 'interessante' di un privato.
Hanno tempo per controllare tutti ? non credo proprio...

E poi, se dovessero bussarvi domani alla porta i casi sono 2: o c'è l'omino di microsoft (che voi potete tranquillamente mandare a casa e dirgli di tornare con la polizia (e un mandato) e avete quindi il tempo di nascondere i soft pirata, ecc..) oppure c'è l'omino con il mandato ... in questo caso, se ad ogni sospetto facessero subito un mandato, passerebbero la vita a far mandati di perquisizione ...

Comunque non si è mai anonimi su internet, adsl o non-adsl. Il provider comunque tiene sempre un log degli indirizzi ip e della lora attribuzione. Il provider compra gli indirizzi ip che distribuice ai sui utenti (e quindi, è lui 'il responsabile' per quello che ne viene fatto). Noi ad esempio abbiamo dei servizi dedicati Internet e diamo hai nostri clienti da 8 indirizzi pubblici in su. Noi siamo i proprietari, ma comunque segnaliamo alla RIPE (l'istituto che distribuisce gli indirizzi pubblici per internet in europa -> www.ripe.net) che, per tutta la durata contrattuale, gli indirizzi sono stati dati a quel cliente. Per i servizi in dia-up la cosa è simile: viene tenuto un log dell'indirizzo IP e a che numero telefonico è stato assegnato. Ovviamente questo log può essere tirato fuori solo su ordine della polizia (denuncia), o da istituzioni di controllo del governo.

Anonimi ? non lo siamo più da molto ...








Scritto Da - MrRicciolo on 16 Ottobre 2002  08:43:51
Ciao!
MrRicciolo

mauare

Grazie Mr Ricciolo,
Ci speravo a una risposta del genere. Se la connessione sarebbe stata molto meno sicura, se sicura è quella che abbiamo, mi accontentavo di viaggiare a 5 Kilobyte al posto di 32.

Già ho avuto problemi con la legge perchè un testa di c...o ha usato il mio pc per fare i suoi porci comodi quando il mio era on-line (Da ingenuo in quel tempo, pensavo che se anche un cracker entrasse nel mio pc, danneggiandomi qualche file o programma quà e la, il problema maggiore sarebbe stato di reinstallare tutto).

Quindi in questi anni dò un'occhio in più alla sicurezza del mio pc.

Sò benissimo che un'Hacker che si rispetti non gliene può fregare di meno di infettarmi il pc con NetBus o simili ma quel poco di attenzione mi serve per i cracker o lamer che scassano.... si! quelle cose lì.:diablo:


Grazie per l'aiuto
mauare :cool:


Scritto Da - mauare on 16 Ottobre 2002  20:12:26
mauare® - TB700@800 256MBRam VOODOO3 radeon8500/le Linux Mandrake 8.2 o Slackware 8.1 Kernel 2.4.18  Win98SE

MrRicciolo

... e poi, facciamo 2 calcoli:

ammettiamo che navigho 2 ore al giorno (se lo usi meno di due ore al giorno,
cosa hai fatto a fare l'ADSL?). Ora, non ho idea di quanto potrebbe essere il traffico
della mia sessione ... diciamo 5Mb ? sicuramente sarà di più, ma prendiamo 5 Mb.
Per quanto tempo il provider tiene l'impotetico backup della mia cache ? diciamo 1 mese ?
ok, quindi solo per me, il provider deve riservarsi da qualche parte 150Mb.
Quanti clienti ADSL ha il mio provider ? diciamo 1000 ? sono pochini, saranno sicuramente di più ... ma prendiamo 1000 clienti. Ecco che il provider dovrebbe avere 150Gb per
tenere memorizzata la cache dei suoi clienti. Questo è veramente il minimo ... sicuramente la sessione internet va oltre i 5 Mb, sicuramente il provider ha più di 1000 clienti, e poi, ha scopo tenere il tracciato del traffico solo per 1 mese ?

Secondo me, il provider ha il diritto di 'tenerti d'occhio' e potrebbe quindi farlo solo se c'è già il sospetto che violi la legge.
Il sig. A.R di Cagliari che si è beccato la multa, potrebbe ad esempio aver contattato  il supporto di microsoft perchè aveva dei problemi ... a quel punto, la prima cosa che ti chiedono/controllano è "ma sei un utente con licenza o il tuo soft è piratato ?"
Qui subentra il sospetto e quindi la procedura di controllo.
Ma da qui a sospettare e controllare tutti...
Ciao!
MrRicciolo

mauare

Infatti.... Apparte il fatto di essere controllato, si o no che io abbia l'os registrato o meno, mi da molto fastidio l'intromissione della mia privacy da enti o persone che non siano giuridicamente autorizzati.

La mia unica preoccupazione, anche se chiarito dal tuo post, è stata quella di riuscire a impedire a terzi di controllare totalmente il mio pc (come successo in passato) senza mia autorizzazione o visione del tutto.

Non vorrei avere altri problemi con la legge, visto che io mi comporto bene, per colpa di cracker che usano il pc altrui per nascondersi dai virtual cop.

Cmq il tuo post mi ha aiutato molto per avere un pò più luce sulla questione.
Per quanto io possa conoscere su tutto ciò che è l'informatica, di sicuro non potrei sapere tutto, quello che ho imparato fino ad oggi non è mai abbastanza per essere del tutto tranquillo.

Grazie ancora
mauare :cool:

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