CitazioneHewlett Packard ha dimostrato come la tecnologia che sta alla base dei virus informatici possa essere usata, invece che con scopo malvagio, come "scudo" a protezione di attacchi di hackers o virus/worms.
La società sta studiando nuove tecnologie di sicurezza virus-like che permettano di individuare nella rete interna della HP computers vulnerabili e di spegnerle prima che codici maligni possano attaccarli.
HP ha rivelato questa settimana che essa stessa ha usato questo tipo di tecnologia per proteggere migliaia di computers nella sua rete interna due giorni prima che il worm Blaster facesse la sua comparsa.
Il codice, sviluppato dai laboratori di ricerca della HP a Bristol, ha effettivamente salvaguardato la società da un'infezione che è costata a moltissime società in tutto il mondo centinaia di milioni di dollari.
Tuttavia, anche questa tecnologia è ancora in una fase embrionale di sviluppo, HP ha affermato che potrebbe essere una soluzione per tutte le società che vedrebbero così salvaguardati dalle ultime vulnerabilità i computers che compongono le proprie network.
HP ha iniziato lo sviluppo di questa tecnologia due anni fa, quando sviluppò un codice simile al virus Nimda per proteggere la sua network dagli attacchi dello stesso virus. Il codice mandava un messaggio pop-up a tutti i pc vulnerabili avvertendo l'utente del pc di correre al riparo.
Nel caso del più recente virus Blaster, invece di un avvertimento Pop-Up, i laboratori di ricerca hanno sviluppato un codice che ha spento tutti i PC che non erano stati patchati.
Il codice ha protetto HP dalla temibile infezione del Blaster che ha colpito migliaia di computer in tutto il mondo.
Martin Sadler, direttore dei laboratori HP a Bristol, ha comunque avvertito che il progetto è prematuro e ci sono ancora molti problemi che devono essere risolti prima di poterlo commercializzare.
Le società che usano questa tecnologia dovrebbero inoltre valutare il rischio che il codice possa cadere in mani sbagliate e che possa essere usato per sviluppare dei codici maligni con payload devastanti.

http://www.computerweekly.com/articles/article.asp?liArticleID=126146&liArticleTypeID=1&liCategoryID=2&liChannelID=22&liFlavourID=1&sSearch=&nPage=1

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Scritto Da - eraser il 03 Novembre 2003alle ore  16:02:59