Marcia per la pace

Aperto da thedarkenemy, 15 Febbraio 2003, 11:25:44

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

thedarkenemy

***************************************
Marcia per la pace: si apre anche in Italia la campagna per fermare la Esso
***************************************

14 febbraio 2003 -  alla marcia per la pace, sfileranno anche
Greenpeace, I Bilanci di Giustizia, Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, La
rete di Lilliput e l'associazione Botteghe del Mondo che lanciano la
campagna "StopEssowar", invitando i consumatori a non rifornirsi piu' alla
Esso. Sara' proprio la multinazionale americana, infatti, a fornire il
carburante all'esercito americano.

Secondo quanto riportato alla fine di settembre dall'agenzia di stampa
Defense Logistic, la ESSO ha vinto l'appalto di 48 milioni di dollari per la
fornitura di benzina, gasolio ed oli lubrificanti per l'esercito, la marina,
l'aviazione, la Nato e le altre agenzie afferenti al Dipartimento delle
Difesa. La fornitura comprende anche l'approvvigionamento alle basi italiane
continentali (tra cui Vicenza[Nota mai....AHHHHHHHHHHHHHHHH], Camp Derby, Napoli ) ed insulari (Sicilia, La
Maddalena, ecc). Bush ha deciso di attaccare l'Iraq soprattutto per
garantirsi il controllo delle piu' grandi riserve di petrolio al mondo dopo
quelle dell'Arabia Saudita. La Esso sara' la compagnia che piu' di altre
trarra' profitti dalla conquista dell'Iraq e dei suoi pozzi petroliferi, il
25% dei quali era di sua proprieta' prima del conflitto del 1991.

La ESSO e' gia' al centro di una campagna di internazionale che coinvolge
Gran Bretagna, USA, Francia, Austria, Germania e Australia. Oggi persino la
Deutsche Bank giudica a rischio investire nella multinazionale petrolifera.
Nel 2000 la ESSO, in occasione delle elezioni presidenziali statunitensi, ha
contribuito alla campagna elettorale del partito repubblicano con oltre un
milione di dollari. Sin dal suo insediamento, e' apparso chiaro che il nuovo
governo statunitense era guidato da una potente lobby legata all'industria
petrolifera. Infatti tra le prime decisioni di Bush, cosi' come
esplicitamente richiesto dalla ESSO, ci sono state il rifiuto di ratificare
il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici, l'avvio all'estrazione
petrolifera anche in aree protette e la rimozione del presidente dell'IPCC
(International Panel on Climate Change), il gruppo di esperti dell'Onu, che
sin dal 1995 aveva indicato nell'uso di combustibili fossili la principale
causa dei cambiamenti climatici.

Alle 17,30, a piazza San Giovanni in Laterano, verra' effettuata una
proiezione per spiegare le ragioni di questa campagna.

***************************************

sembra talco ma non lo è serve a dari l'allegra...
se lo mangi o lo respiri ti da subito l'allegria...
COROCOROPOLLON!!!!