Censura: a volte è a fin di bene?

Aperto da andreagiommi, 04 Marzo 2004, 13:46:35

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andreagiommi

Recentemente mi sono posto questo interrogativo. Pratendo dal presupposto che la censura porta sempre, nella storia, conseguenze negative (il potere sta nell'informazione, la censura è castrare l'informazione e quindi togliere potere alla fonte), però devo anche ammettere di essermi convinto che molte volte dare la libertà di espressione a tutti i minorati mentali che girano a piede libero (e sono veramente tanti oggi in Italia) non sia una cosa così positiva...

Pilotare la pubblica opinione insomma, sarebbe così male se fosse fatto a fin di bene? o, pippe mie a parte, la censura e sempre da condannare?

Mi farebbe piacere sapere la vostra opinione

SSDD

Il buongiorno si vede dal mattino... E' la giornata di merd@ che ti coglie impreparato!!!

Superbox

Per come la vedo io, la censura sarebbe - a livello di principio - sempre da condannare.
Il fatto è che dalla teoria alla pratica cambiano, come al solito, troppe cose.

La censura è uno strumento importante per il mantenimento dell'ordine costituito, e per lo stesso motivo è l'espletamento di un potere coercitivo (possiamo definirla violenza comunicativa) verso chi potere questo potere non lo ha.
Per questo motivo (l'ineguaglianza nella distribuzione del potere) è comprensibile che susciti disapprovazione sociale, soprattutto in un regime democratico.

Il fatto è che una struttura sociale, per funzionare, deve darsi delle regole.
Tra queste c'è da un lato l'esercizio della "violenza legittima", cioè quella espletata delle forze dell'ordine secondo ben stabilite necessità, e dall'altro la tutela del "buon costume", che ha come obiettivo il soffocamento di principi devianti, e per la quale esistono organismi parimenti preposti.
In poche parole, per vivere in armonia con altre persone servono regole, serve chi le faccia rispettare, e servono sanzioni che ne scoraggino l'infrazione.
Il problema nasce quando di questo o di altri poteri se ne abusa, o li si utilizza per fini diversi da quelli originariamente stabiliti...

La materia di discussione è però ampia ed andrebbero esaminati e discussi dei singoli casi.
A titolo di esempio, io sono contrario alla censura di opere di intelletto (scritti, audiovisivi o altro), ma solo nel caso che il destinatario sia un pubblico adulto - e quindi a livello teorico già in possesso della necessaria capacità critica.
Infatti non tutti i contenuti sono secondo me adatti a chiunque...
Altri possono essere fraintesi...
Altri offensivi...
Altri potrebbero ledere i diritti di altre persone o essere in altro modo pericolosi...

Insomma... una soluzione tout court e sempre valida a priori non credo esista.
Ma se si tratta di condannare l'abuso di potere o di difendere a spada tratta la libertà di espressione non puoi che trovarmi d'accordo. :)

In filosofia, in religione, in etica e in politica, due e due avrebbero potuto fare cinque. Ma fino a che ci si manteneva nell'ambito di disegnare un aeroplano o un fucile, dovevano fare quattro.
- G. Orwell

andreagiommi

... ma vedi superbox... il mio problema sulla questiono riguarda un particolare più sottile. Se c'è da difendere la libertà di espressioni a priori beh! tutti sono daccordo tranne chi censura! :D su questo non ci piove. Quello a cui penso, associato al nome censura, è la pratica più pericolosa di smussare la verità, arrotondare gli spigoli, nascondere parti di verità in favore di altre parti anch'esse vere. Ad esempio mi accorgo di questo leggendo i giornali economici (che poi è il mio lavoro) e vedendo come una realtà venga presentata secondo comodità di chi scrive.
Ovviamente questo è solo un piccolo e stupido esempio. Ma, ricordando striscia la notizia: Riempire la sala conferenze, mentre parla un esponente politico ad una riunione di partito, con un copia incolla di immagini provenienti da momenti diversi mentre nella realtà la sala è vuota e non c'è nessuno che applaude e approva il discorso (mentre sul filmato presentato...); smontare le dichiarazioni dei politici e rimontarle creando significati completamentei diversi dall'originale (quello che sembra un normale cambio di inquadratura spesso sono tagli...) etc etc etc

Questa è la nuova censura secondo me ed è quella di cui ho paura. Il potere, l'informazione ci fa vedere le cose sotto punti di vista che fanno comodo. Però poi la mattina scendo in strada, vedo chi mi circonda e mi interrogo se è giusto che tutti possano dire la loro o è meglio che a volte "ci" prendano in giro onde evitare polemiche o arrabbiature inutili.

SSDD

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Manuelson

e pensare che quel video l'ha manipolato il tg1 mentre il tg4 non l'ha fatto..si vedeva chiaramente l'aula semivuota e annoiata mentre parlava il "Signor B..";)

Ciao Ciao da Manuelson powered by Athlon64 3800 X2 @2400mhz e Voodoo Tv! ;-) Voodoo Two? Yes I do..!

andreagiommi

Citazionee pensare che quel video l'ha manipolato il tg1 mentre il tg4 non l'ha fatto..si vedeva chiaramente l'aula semivuota e annoiata mentre parlava il "Signor B..";)



... no guarda... io mi riferivo ad un vecchio video del signor "D"...:D


Cmq superbox ho riletto meglio il tuo post è ho capito che la prima volta che l'avevo letto non avevo capito una mazza!:o :D

SSDD

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Khana

C'è, secondo me, una profonda differenza tra la censura e la manipolazione dell'informazione.
La censura è un atto coercitivo che mina la libertà di pensiero, come, mi pare, tutti pensiamo.
La manipolazione dell'informazione, invece, è una questione diversa poiché si bassa su principi consolidati di comunicazione, su una specie si "teoremi" che si sa già quali risultati diano.
Sul fatto che si dovrebbe discriminare la gente per quoziente intellettivo è una cosa che, ahimè, nessuno farà mai, ma questo non vuole dire che sia lecito intervenire in modo subdolo per modificare la realtà a proprio uso e consumo.
Suprattutto in uno stato come il nostro dove la comunicazione (televisiva) sta diventanto il teatro di battaglia (o l'obbiettivo?) delle campagne elettorali.

Mio parere personale: se il Signor B. non fosse mai entrato in politica, questi problemi non ce li porremmo...

Riassumendo: censura NO.
Manipolazione informativa: neppure! :cool:;):D

Il fatto di pensare di ragionare meglio degli altri e di avere idee migliori o una capacità logico-analistica migliore degli altri deriva solo dal fatto che la nostra è più confacente allo "standard" strutturale che ci hanno insegnato. Ma chi lo dice che quelli che a noi sembrano "idioti", invece non abbiano ragione?
Che prove abbiamo noi per pretendere di essere nel giusto?
NON sono domande retoriche.

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andreagiommi

Ma guarda khana, i fattori che ti possono portare a stabilire in linea di principio le capacità intellettive di un individuo sono tante... cmq, ad esempio, ki si lascia infuenzare dalla manipolazione della informazione rispetto a chi non si fa influenzare può già essere un motivo  su cui discutere.

E cmq se il signor B non fosse entrato in politica non discuteremmo di questo, daccordo, perchè gli avrebbero massacrato le aziende... come hanno tentato di fare in passato con altre sue aziende non del ramo televisivo (esperienza personale, so di cosa parlo!):)

SSDD

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Superbox

Vabbè, ma io incasino tutto relativizzando ancora di più il discorso: ;)

- la manipolazione dell'informazione avviene sempre e comunque in qualsiasi atto comunicativo, ed anzi ne è premessa fondamentale e condizione necessaria sufficiente per la sua produzione; in altre parole, non è evitabile, almeno finchè si parla di comunicazione volontaria;

- tutti i metodi utilizzati per valutare i quozienti intellettivi si sono rilevati alla prova dei fatti insoddisfacenti, dato che la differenza dei contesti culturali in cui i singoli individui crescono è di per sè un'inevitabile discriminante che inficia il risultato di qualsiasi test di questo tipo;

- si è più volte dimostrato che gli effetti persuasivi del mezzo televisivo sono di molto inferiori a quelli - ad esempio - degli opinion leaders, che esistono invece dalla notte dei tempi.

In filosofia, in religione, in etica e in politica, due e due avrebbero potuto fare cinque. Ma fino a che ci si manteneva nell'ambito di disegnare un aeroplano o un fucile, dovevano fare quattro.
- G. Orwell

juliette

allora,,,ho letto tutti i vostri interventi, come al solito, e mi dispiace un bordello dirlo, ma caro SUPERBOX, tu tendi a dire tante cose giuste(ok!) ma mi fai arrivare sull'orlo della noia, usi un pacco di parole che uno x capirle deve andare a cercare sul dizionario e x capire l'intera frase ha bisogno del traduttore. Magari sono solo io, ma se vuoi far arrivare alla gente ciò che pensi dovresti scriverlo con parole tue. Sempre che usi questo forum x esercizio di scrittura e x dimostrare a te stesso che questi argomenti, che comprendono il diritto(circa) e altro, tu gli hai capiti, studiati e appresi. Cmq non voglio fare un dibattito contro di te, xchè non è questo l'argomento a riguardo. La censura. Penso che in certe occasioni la censura è molto utile xchè putroppo, a volte, non possiamo fare a meno che certi bambini guardini certi filmati, una sorta di prevenzione. In ceri casi xò censurare nasconde la verità, come ha detto qualcuno, e nascondere la verità fa credere cose diverse. Lontano dagli occhi lontano dal cuore(non è molto azzeccata xò il senso è quello). La televisione al giorno d'oggi inflenza molto i giovani, ma anche gli adulti, in questo modo è come se si manipolassero migliaia di persone a piacimento x poi averli tutti dalla propria parte(es.politica). Le immagini sono piu chiare delle parole ma purtroppo le immagini si possono modificare e renderle piu false, in parte anke le parole, ma cmq in modo diverso, è difficile modificare qualcosa che una persona ha detto con chiarezza.
CArpE DiEm

Manuelson

non mi pare che abbia poi usato dei gran paroloni.. "relativizzare" "manipolazione" e "discriminante" (non considerando quello delle matrici) sono vocabili di facile comprensione del resto..:)

Ciao Ciao da Manuelson powered by Athlon64 3800 X2 @2400mhz e Voodoo Tv! ;-) Voodoo Two? Yes I do..!