Siete stati intercettati per il P2P?

Aperto da af624726, 12 Maggio 2007, 11:42:48

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Ninfea

Io sono sempre più proprensa a credere che i furbacchioni abbiano creato dei server (fake) a cui connettersi, contenenti i files incriminati. Infatti consideriamo che la news parla di fonti che SCAMBIANO files, non di fonti da cui provengono.In questo modo sarebbe più facile per loro capire chi condivide i loro files attraverso l'hash, appunto una traccia indelebile che serve per marchiare i dati. Se loro si mettessero a scaricare a random i files sarebbero a rischio di ottenere per primi dei fakes, come quando si scarica qualcosa e come risultato si ha ad esempio un virus, se poi consideriamo che si tratta di files principalmente di musica le loro dimensioni sono contenute ed a misura di minacce.
I server fake sono concepiti per spiarci, spiare i nostri IP e diffondere file spazzatura (o in questo caso files incriminati, da usare come files esca).
Per ulteriori info vi rimando qui:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=44689


Emule per sua natura è un programma che apre le porte del/dei nostri firewall e quindi per tutelare se stesso e individuare fonti o server negativi blocca gli IP. Tramite il mulo quindi si può certamente risalire con facilità a tutti noi, ma .... agli IP che ci vengono forniti dai providers, e siamo tutelati appunto dalle leggi sulla privacy.
Il vero colpevole come diceva goriath è l'ISP (poteva opporsi visto che di soldi da noi se ne prende e parecchi), e se vogliamo dirla tutta è quel tribunale di Roma che ha autorizzato qualsivoglia persona a risalire ai nostri domicili.
Non ha pensato che le info che raccolgono possono servire a scopi commerciali? No perchè loro sono i primi che tentano di bloccarci per farci comprare da loro... è tutto un giro di soldi...!

Ovviamente è un mio pensiero personale, non so come stanno operando in questo momento, ma la strada più semplice mi pare quella descritta sopra.


edit: Polpo hai pvt ;)





Questo messaggio è stato aggiornato da Ninfea il 13/05/2007  alle ore  18:15:53

walter sampei

mi permetto un commento, ho visto qualche imprecisione di fondo.

riassumendo la vicenda, la peppermint ha deciso di far cassa, quindi prima ha ordinato a una azienda esterna specializzata di scoprire gli indirizzi ip di chi aveva sue tracce, poi ha chiesto alla telecom che gli fosse rivelato di chi sono, e infine ha contattato l'avvocato in modo che prepari la letterina.

intanto l'azienda che ha fatto la scansione degli ip e' ovviamente autorizzata dalla peppermint, quindi non solo potevano scaricare quanto volevano (gli bastava controllare il "codice" del file), ma anzi questo e' il lavoro che gli e' stato detto di fare.

a detta di chi ha fatto la ricerca, hanno usato una versione appositamente modificata di shareaza, di cui non hanno rilasciato il sorgente. e questa e' una violazione della gpl. a parte questo, hanno ovviamente spiato nei pc di milioni di persone.

il software che fa questo controllo e' stato autorizzato e dichiarato legale da un giudice del tribunale di roma sulla base del fatto che "se condividi dei file possono vederli tutti, quindi non sono nulla di riservato". onestamente mi sono venuti dei grossissimi dubbi sulla competenza (tecnica e non solo) e sugli intere$$i del giudice che ha dichiarato che quel programma e' legale, valido, affidabile e giuridicamente corretto. cioe', se limitiamo la visione ai file condivisi potrebbe anche essere, ma nei p2p c'e' molto altro dietro i file condivisi per far gestire tutto, inclusi molti dati che potrebbero essere valutati come sensibili, altro che "nulla di riservato"!

poi hanno passato gli ip alla peppermint. la peppermint ha fatto causa alla telecom chiedendo i nomi degli intestatari delle linee, e il giudice (un altro) ha costretto telecom a rilasciare i nomi e i log. inutile dire che non solo e' un precedente gravissimo, ma imho anche un segno di come le leggi siano del tutto errate e inadeguate, e inoltre che (sempre imvho) il giudice e il legislatore non sono a conoscenza di come stanno veramente le cose (oppure non lo vogliono $apere).

poi hanno contattato lo studio legale. anche quell'avvocato e' specializzato in cause contro la pirateria, e qui il cerchio si chiude con la famosa letterina. letterina che mi puzza molto di estorsione, e vorrei proprio sapere sulla base di cosa hanno calcolato i 330 e a testa, penso che il valore reale delle spese che hanno sostenuto non si aggiri oltre un terzo.

mi permetto un ulteriore commento. quel tipo di musica e' molto particolare e molto di nicchia, credo che una certa parte di chi avesse quel file probabilmente lo abbia scaricato "a caso", tanto per ascoltarlo, e poi lo avrebbe cancellato, o comunque non avrebbe avuto alcun interesse a comprare il disco o a recuperare legalmente l'mp3, quindi non so quanto siano effettivamente i reali "mancati guadagni". e poi, anche se costasse 1 e al brano, togliendo un centinaio di e a testa di indagine e spese dell'avvocato, restano 200 e... e, conoscendo come "funziona" emule e dato che il file in questione e' molto di nicchia, dubito fortemente che da ognuno degli indagati sia stato scaricato 200 volte il file in questione. il resto e' guadagno netto. mi piacerebbe proprio conoscere la situazione familiare della peppermint, e magari anche perche' questo accanimento solo con italiani e qualche svizzero (della svizzera italiana)...

if you can't follow me maybe you're not crazy enough ;)

peppos83

E una truffa bella e buona... Meglio stare attenti :diablo:

Bye ;)

HD3850 - V5 5500pci (Tnx Amigamerlin) - SIS Mirage Graphics Sfidatemi :kazim:

af624726

The Doctor: Think you've seen it all? Think again. Outside those doors, we might see anything. We could find new worlds, terrifying monsters, impossible things. And if you come with me... nothing will ever be the same again!

Max_R

CitazioneE una truffa bella e buona... Meglio stare attenti :diablo:

Bye ;)


Ne ha tutta l'aria ma occhio con i termini ;)
Comunque sia la novità risiede tutta nella letterina... Uno nel dubbio paga (e posso capire) ed in questo modo non solo ammette la propria colpevolezza ma crea pure un precedente... Riguardo al resto è palese che siamo controllati 24h/24h ma per ora (quasi) nessuno dice nulla proprio perchè c'è una legge che dovrebbe tutelare la nostra privacy :rolleyes:

af624726

la cosa strana secondo me è questa:
io scopro che qualcuno mi scarica le canzoni da un p2p -> denuncio all'autorità competente -> l'autorità recupera l'identità -> se son gentile (come cercherebbe di passare sta peppermint) cerco il patteggiamento con multazza prima di andare ad 1 processo...
ecco questi pare nn abbiano fatto questa trafila... io nn posso andare dalla telecom e farmi dare IP a caso, nn me li danno... li danno alla polizia postale... quindi devo prima denunciare... su che base un'azienda esterna per giunta a loro può tracciare utenti e richiedere IP? nn esiste... quantomeno in italia...
lo strano per me è quello, sul resto c'è poco da dire la legge italiana è chiara, se condividi materiale coperto da copyright al momento attuale è un reato ed pure punibile penalmente... quindi gli utenti del p2p sono in torto ma la casa discografica è in torto marcio...


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Max_R


Ninfea

Mi sto chiedendo anche io come mai l'oggetto di tutto ciò siano principalmente gli italiani..


af624726

CitazioneNon tutti gli utenti P2P ;)
ovvio che io mi riferisco a quelli pizzicati in questo frangente


The Doctor: Think you've seen it all? Think again. Outside those doors, we might see anything. We could find new worlds, terrifying monsters, impossible things. And if you come with me... nothing will ever be the same again!

goriath

Citazioneintanto l'azienda che ha fatto la scansione degli ip e' ovviamente autorizzata dalla peppermint, quindi non solo potevano scaricare quanto volevano (gli bastava controllare il "codice" del file), ma anzi questo e' il lavoro che gli e' stato detto di fare.

Capisco cosa vuoi dire, sono stati autorizzati. Ma il punto è che autorizzati a scaricare o no, automaticamente condividono, e questo va contro il loro stesso provvedimento....

Citazionea detta di chi ha fatto la ricerca, hanno usato una versione appositamente modificata di shareaza, di cui non hanno rilasciato il sorgente. e questa e' una violazione della gpl. a parte questo, hanno ovviamente spiato nei pc di milioni di persone.

OK dunque si sono serviti di apposito sw modificato per non permettere la condivisione? Va bè, ma come tu giustamente hai detto hanno commesso altra violazione :D. Come dire, due ingiustizie fanno giustizia!! :D

OLD SCHOOL: Because it was done right the first time
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