MOTOGP: Vince Rossi ma è dramma per Kato

Aperto da Neo, 06 Aprile 2003, 13:25:01

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PredatorXP

9/4/2003
KATO, I MEDICI NON DISPERANO

TOKYO - Al quarto giorno dopo il grave incidente di domenica scorsa sulla pista di Suzuka, Daijiro
Kato è sempre in coma e le sue condizioni restano gravi, ma stabili. Lo ha detto oggi un addetto stampa della scuderia Honda che segue il giovane pilota giapponese all'ospedale di Yokkaichi nel reparto di rianimazione dove è ricoverato. Un filo di speranza lo staff medico però lo conserva. "Non ci sono cambiamenti di rilievo. I medici tuttavia non disperano, visto che i valori fondamentali di pressione sanguigna e cerebrale e il battito cardiaco rimangono buoni, nonostante siano trascorsi quattro giorni dall'incidente", ha spiegato l'addetto stampa della Honda.


(Fonte: Gazzetta.it)

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Rossi: "Mai più una gara a Suzuka"
Capirossi e Biaggi: "Troppi pericoli"
L'incidente occorso a Kato ha sconvolto tutti i piloti, rinfocolando le polemiche circa la pericolosità di Suzuka. Durissimo Valentino Rossi: "Bisognerebbe mettersi d'accordo e dire che qui non ci si viene più. Questa pista è pericolosa. Mi spiace per la Honda però non si può scherzare sulla sicurezza: ci sono muri ed è rischioso correre". Dello stesso parere anche Loris Capirossi: "Io qui non correrò più", ha sentenziato infatti il pilota Ducati.
 
"Quando succedono incidenti come quello di Kato - ha dichiarato Rossi - tutto passa in secondo piano. E' iniziato male l'intero week-end. Queste cose non vengono mai da sole. Mi ricordo - ha proseguito il campione del mondo - che anche ad Imola, quando mori' Senna, erano successi gravi incidenti anche nei giorni precedenti, culminati con la morte di Ratzemberger". Deluso? "Speriamo che almeno non si venga piu' a correre qui. Questa pista e' pericolosa. Mi dispiace per la Honda (Casa per la quale Valentino corre ed e' proprietaria del circuito di Suzuka, ndr) pero' non si puo' scherzare sulla sicurezza. Qui ci sono i muri e, quando ci sono i muri, è pericoloso correre. Speriamo - ha ripetuto - che serva veramente a qualcosa. Qui ci si può far del male anche con la 125, non è certo colpa delle moto di grossa cilindrata quello che e' successo oggi".

Qualcosa e' cambiato, ci sono programmi di lavoro futuro. Servirà? "Sì, hanno provato a migliorare la situazione - ha rincarato la dose - ma quando ci sono i muri non c'è solo un punto pericoloso. Dove e' caduto Melandri è pericoloso ma ci sono altri punti a rischio come l'uscita dalla curva Dunlop, la curva Spoon, mentre quella di Kato e' stata una caduta strana, incredibile, pero' il muro porta sempre sfortuna. Facciamo uno sport pericoloso ma un conto è cadere dove ci sono spazi di fuga, un altro dove è pericoloso. Secondo me il problema è alla radice: questa pista è troppo pericolosa". Una soluzione? "Bisognerebbe mettersi d'accordo tutti - non ha avuto dubbi il sindacalista Rossi - e dire che qui non ci si viene piu'. Se si trova un accordo tra i primi dieci di noi penso che gli altri ci seguiranno. Dopo questa disgrazia penso che ci saranno meno spavaldi tra di noi".

Triste anche Max Biaggi. "Non ci hanno detto nulla - s'e' lamentato il romano - fin quando non siamo arrivati al parco chiuso, sotto al podio. Infatti non e' stato un podio colorato e festoso". Una pista pericolosa come dice Rossi? "Credo che questa sia una pista con qualche insidia di troppo. Se Cecchinello - ha sottolineato Biaggi - avesse urtato il guardrail, sarebbe successa un'altra bella catastrofe! La variante dove e' caduto Kato, invece, non e' pericolosa: c'e' spazio di fuga e lo so bene perche' nel finale di gara ci sono andato dritto anch'io oggi per vun problema della frizione. Deve - ha analizzato Max - essere successo qualcosa di strano a Kato. Comunque penso che tutti gli incidenti di questi giorni si possano anche spiegare pensando che c'era una tensione alla vigilia della corsa che si tagliava col coltello. Pero' sicuramente il circuito gli ha dato una bella mano".

Negativo sulla pista anche Capirossi. "Posso dire - ha commentato Loris - che questo e' senza dubbio un circuito pericoloso. Kato e' caduto in un punto dove e' difficile cadere e non so cosa sia successo. Questo ha rovinato la nostra festa, mi dispiace molto per lui". Tornerebbe a Suzuka? "Se non modificano il punto dove sono caduti Melandri e Barros - ha replicato sicuro Capirossi - io personalmente qui a Suzuka non ci correro' piu' davvero".

"Ho visto Kato finire sul muro"
Gibernau è sotto choc: "Incredibile"
Sete Gibernau è il solo testimone dell'incidente accaduto a Kato e racconta l'episodio ancora sotto choc. "Stavamo andando a circa 250 km/h e l'ho visto scalare le marce e iniziare la frenata. In quel punto tutti seguono la stessa traiettoria, lui, invece, è partito a sinistra e si è schiantato contro il muro. Non so spiegarmi come questo sia potuto accadere". Poi l'atto d'accusa contro Suzuka: "Io non ci voglio più correre, sarebbe una pazzia".
 
Sete Gibernau e' scosso, sconvolto. Il pilota spagnolo, compagno di squadra ed amico da anni del giapponese Daijiro Kato, e' l'unico testimone oculare del gravissimo incidente di Suzuka. "Ho rotto qualcosa in partenza - racconta Gibernau - e sono rientrato ai box per riparare la moto. Poi sono rientrato in pista e, in rimonta, mi sono ritrovato alle spalle di Kato e lo stavo per raggiungere. Stavamo andando a circa 250 km/h e l'ho visto scalare le marce e iniziare la frenata. In quel punto tutti seguono la stessa traiettoria: destra, sinistra, destra... lui, invece, e' partito improvvisamente a sinistra. Non so spiegarmi il perche' e non lo spiega neppure la telemetria".
Sete quasi trema parlando dell'impatto. "Sono rimasto incredulo: ho visto Kato scartare improvvisamente a sinistra e finire contro le protezioni sul muro. Una botta incredibile, penso in quarta marcia e perlomeno a 200 all'ora...Non ho mai visto una cosa del genere". Tace e poi riprende, con la rabbia in corpo. "E' da matti andare contro un muro nel 2003 - sbotta Gibernau - come e' successo in questi giorni a Melandri, a Barros, Poggiali, Ukawa... e' andata bene a Cecchinello, che ha solo sfiorato il guard-rail in pieno rettilineo. Non si puo' piu' correre qui a Suzuka e lo devono capire tutti. Io non ci voglio piu' correre, sarebbe una pazzia".

La moto, una Honda Rc211v di Daijiro Kato e' stata posta immediatamente sotto sequestro. Ad un'analisi furtiva salta pero' all'occhio la mancanza della banda frenante del disco anteriore destro in fibra carbonio mentre la relativa pinza idraulica, il freno sul lato sinistro, la ruota e lo pneumatico non presentano danni apparenti. La rottura improvvisa del solo freno a disco destro spiegherebbe il perche' dello scarto improvviso verso sinistra, causata dall'azione frenante del dispositivo sinistro rimasto integro e funzionale. Ma questa, al momento, e' solo un'ipotesi. Come quella di un eventuale tamponamento che nessuno ha pero' visto. La direzione di gara, per voce di Paul Butler, s'e' limitata a rispondere che "un incidente del genere sarebbe potuto capitare in qualsiasi circuito al mondo perche' avvenuto in frenata dopo un tratto rettilineo".



sembra talco ma non lo è serve a dari l'allegra...
se lo mangi o lo respiri ti da subito l'allegria...
COROCOROPOLLON!!!!

MojoMotion

Però rovinarsi la vita per un freno che non fà il suo dovere :diablo:

Banshee Team

Freestyle...yes my name...one two hit the floor...three four five we want some more...

Fugi

Prime speranze per Kato

Ai microfoni di Studio Sport, il dottor Costa della clinica mobile ha parlato delle condizioni di Daijiro Kato, il pilota giapponese caduto domenica a Suzuka. "Sono passati tre giorni dall'incidente di Kato a Suzuka, e il pilota giapponese ha così superato il periodo di tempo più pericoloso per questo tipo di traumi, sorprendendo un po' i medici con alcuni miglioramenti - ha detto Costa - Kato respira sempre attraverso un respiratore, ma il cuore del pilota, che si era arrestato domenica a Suzuka, batte regolarmente, e la pressione che era così instabile dopo l'incidente è diventata normale. Il cervello cerca di reagire mandando alle macchine segnali di vita".
"Kato ha vinto la prima battaglia, ora speriamo che vinca tutte le altre. Per lui ci sono speranze", ha aggiunto il medico dei piloti. Kato è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Mie di Yokkaichi.

:eek::eek::eek::eek:

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FORZA KATO, VINCI LA CORSA DELLA VITA!



sembra talco ma non lo è serve a dari l'allegra...
se lo mangi o lo respiri ti da subito l'allegria...
COROCOROPOLLON!!!!

Neo

Kato, nessun guasto. E Ukawa "ritratta"
Fausto Gresini, team manager di Kato, è tornato a parlare delle cause che potrebbero aver provocato l'incidente di Daijiro a Suzuka: "E' da escludere che (lo schianto, ndr) sia attribuibile ad un guasto meccanico - ha detto l'ex-pilota imolese in un comunicato -. I rappresentanti della Honda ci hanno messo a conoscenza delle considerazioni fatte sull'analisi della telemetria. Purtroppo le registrazioni video delle telecamere a circuito chiuso dell'impianto giapponese non sono sufficienti a fare luce sul caso. Le ricerche continuano in maniera serrata, il tempo ci darà ulteriori chiarimenti". La squadra faentina ha poi confermato che le condizioni del giapponese sono stabili: "Il bollettino medico dell'ospedale di Yokkaichi relativo alle condizioni di salute di Daijiro rimane costante - si legge nel comunicato -. Dopo l'incidente la sua attività celebrale non è mai ripresa. Intanto continuano le terapie mediche intensive al pilota nipponico: è di questa mattina il trattamento per ridurre l'ematoma celebrale, ma i riscontri della cura si avranno soltanto tra una settimana".

Intanto Tohru Ukawa, pilota del team Honda di Sito Pons, fa marcia indietro sulle dichiarazioni espresse subito dopo il GP giapponese. "So che che la stampa in questo momento avrebbe molte domande da farmi - spiega il pilota in un comunicato del team -. Mi dispiace, ma al momento non mi sento di fare alcun commento rigurdo all'incidente. La cosa più appropriata da fare in questo momento è pregare perchè Daijiro riprenda conoscenza e non abbia altre complicazioni. A Suzuka, come avevo detto domenica, mi era parso che Kato fosse venuto a contatto con un altro pilota. L'avevo detto perchè così mi era parso di vedere. Ma non so per certo se siano venuti realmente in contatto. È stata una cosa imprudente da dire e vorrei scusarmi con tutti quelli coinvolti. Ancora una volta, mi dispiace".

forza Kato!!!non mollare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Khana

Io, sinceramente, spero che Kato non si riprenda mai.
Frattura della 3a vertebra e conseguente grave danno spinale.
Sapete cosa vuol dire?
Voul dire tetraplegia e necessità di assistenza respiratoria a vita.
Avete presente Ambrogio Fogart? O Christopher Reeve (Superman)?
Ecco... meglio il coma. Meglio anche cose peggiori del coma.



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ToxicWaltz

mi hanno detto che è morto ieri... nn so cmq se la notizia sia confermata xkè nn seguo molto i tg.
cmq anch'io dovendo scegliere, preferirei la morte...in entrambi i casi mi dispiace terribilmente x Kato. :(

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Presto anche una Voodoo5 5500!!

Fugi

Kato, situazione stazionaria

Restano stazionarie le condizioni di Daijiro Kato, ricoverato all'ospedale Yokkaichi in Giappone dopo il lieve miglioramento registrato nella giornata di giovedì.
Questo il bollettino medico relativo al pilota giapponese della Honda MotoGP, in coma dopo il terribile incidente verificatosi domenica nel corso del GP del Giappone, prima prova del motomondiale 2003.

:(:(:(:(:(

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CitazioneIo, sinceramente, spero che Kato non si riprenda mai.
Frattura della 3a vertebra e conseguente grave danno spinale.
Sapete cosa vuol dire?
Voul dire tetraplegia e necessità di assistenza respiratoria a vita.
Avete presente Ambrogio Fogart? O Christopher Reeve (Superman)?
Ecco... meglio il coma. Meglio anche cose peggiori del coma.




3a vertebra? Vuol dire ke da quel livello del corpo in giù non potrà fare niente? Quindi anke le braccia non potrà + muoverla!

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