Vi piace questa forma di arte?

Aperto da andreagiommi, 24 Febbraio 2005, 12:45:23

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andreagiommi





Ve lo chiedo perchè a me l'arte di Picasso non piace, e siccome mi vogliono fare credere che sono un demente per questo, volevo sapere se ero solo oppure no! :D :D :D e senza interpellare un critico d'arte, che è come un assaggiatore di vini... ti dice sempre cose che tu non capisci :D :D :D

p.s.
Stamani in ufficio non ho niente da fare...

Ciao Ciao!





SSDD

Il buongiorno si vede dal mattino... E' la giornata di merd@ che ti coglie impreparato!!!

Superbox

Non fare il demente! :D

Citazioneè uno stato d'animo od un modo di interpretare le la vita che ci circonda difficilmente raffigurabile diversamente

Tradotto: se sei (rand(emotion)) in quel momento, con un pennello in mano, difficilmente non ti esce un quadro del genere.
E' il suo modo di interpretare la vita.

Un po' come le canne, che esprimono nella loro forma e dimensione lo stato di disagio e di ricerca di benessere di chi le fuma, e per questo sono Arte.
Per non parlare dei castelli, dei carciofi, dei bong... che sono la fusione dell'uomo con lo Spirito Assoluto, in un'estetica (ovviamente) Hegeliana...

In filosofia, in religione, in etica e in politica, due e due avrebbero potuto fare cinque. Ma fino a che ci si manteneva nell'ambito di disegnare un aeroplano o un fucile, dovevano fare quattro.
- G. Orwell

andreagiommi

... lo sapevo che ero un artista!

Però se riduciamo il concetto di arte all'esprimere le sensazioni in maniera disordinata se non casuale, nella distorsione della realtà rappresentandola come il nostro subconscio percepisce (o anche l'inconscio, se l'erba è buona), nell'esternare il malessere insito in ogni essere umano... beh! allora siamo tutti artisti no!? Personalente, dopo gli impressionisti, non ho visto più arte nella pittura...

Ciao Ciao!





SSDD

Il buongiorno si vede dal mattino... E' la giornata di merd@ che ti coglie impreparato!!!

goriath

Non è così.
Non si tratta di esprimere sensazioni in maniera caotica o disordinata, apparentemente al di fuori di ogni logica. Vi è al contario un profondo studio ed analisi di quello che dovrebbe essere la realtà nella sua totalità (almeno assecondando il subconscio; la ragione non bastava più). Il desiderio dell' uomo di vedere ciò che nel mondo reale non può incontrare attraverso il connubio di sensibilità e razionalità. Tutto ciò sfocia nella pittura di Picasso come qualcosa di irrazionale, illogico, ma che a mio avviso, paradossalmente, può essere visto come terribilmente razionale.

Non per questo credo che tu sia demente! Mica ti devi cannare per forza :D
Potrebbe voler dire che lo spacciatore di Pablo vendesse roba da sballo :eek:???



Questo messaggio è stato aggiornato da goriath il 24/02/2005  alle ore  19:49:41
OLD SCHOOL: Because it was done right the first time
/!\\ PM box piena: per contattarmi inviatemi una mail

andreagiommi

CitazioneNon è così.
Non si tratta di esprimere sensazioni in maniera caotica o disordinata, apparentemente al di fuori di ogni logica. Vi è al contario un profondo studio ed analisi di quello che dovrebbe essere la realtà nella sua totalità (almeno assecondando il subconscio; la ragione non bastava più). Il desiderio dell' uomo di vedere ciò che nel mondo reale non può incontrare attraverso il connubio di sensibilità e razionalità. Tutto ciò sfocia nella pittura di Picasso come qualcosa di irrazionale, illogico, ma che a mio avviso, paradossalmente, può essere visto come terribilmente razionale.

Non per questo credo che tu sia demente! Mica ti devi cannare per forza :D
Potrebbe voler dire che lo spacciatore di Pablo vendesse roba da sballo :eek:???



Questo messaggio è stato aggiornato da goriath il 24/02/2005  alle ore  19:49:41

Il tuo discorso segue una logica, ma io non la condivido. Volevo solo vedere se non apprezzare quello che altri apprezzano e indice di demenza.... ma tra tante visite quasi quasi nessuno ha risposto alla mia domanda... Peccato!


Ciao Ciao!





SSDD

Il buongiorno si vede dal mattino... E' la giornata di merd@ che ti coglie impreparato!!!

Alex_BreaThe

a me i quadri in generali nn sn mai piaciuti...a meno che nn ci sia la foto di una bella sventola :D

CeL3RoN@1.15,QdI AdVanCe 10/F,768mb Pc133,VOoDoO5

goriath

Citazione
CitazioneNon è così.
Non si tratta di esprimere sensazioni in maniera caotica o disordinata, apparentemente al di fuori di ogni logica. Vi è al contario un profondo studio ed analisi di quello che dovrebbe essere la realtà nella sua totalità (almeno assecondando il subconscio; la ragione non bastava più). Il desiderio dell' uomo di vedere ciò che nel mondo reale non può incontrare attraverso il connubio di sensibilità e razionalità. Tutto ciò sfocia nella pittura di Picasso come qualcosa di irrazionale, illogico, ma che a mio avviso, paradossalmente, può essere visto come terribilmente razionale.

Non per questo credo che tu sia demente! Mica ti devi cannare per forza :D
Potrebbe voler dire che lo spacciatore di Pablo vendesse roba da sballo :eek:???



Questo messaggio è stato aggiornato da goriath il 24/02/2005  alle ore  19:49:41

Il tuo discorso segue una logica, ma io non la condivido. Volevo solo vedere se non apprezzare quello che altri apprezzano e indice di demenza.... ma tra tante visite quasi quasi nessuno ha risposto alla mia domanda... Peccato!


Ciao Ciao!








Come no, giommi! (ti posso chiamare semplicemente giommi vero?...mi pare faccia figo :D) Ti ho risposto....ho detto che nonostante ci sia una logica o una non-logica nei quadri di Picasso, ciò non vuol dire che chi non veda le stesse cose sia demente...Gli impressionisti, imho, avrebbero randellato di mazzate il signor Picasso :D (sarà per questo che Cezanne pensò che non fosse aria??...bo?). Ebbene, in una zuffa simile chi sarebbe stato il demente? Picasso o Monet?;)

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andreagiommi

Giommi va più che bene, mi chiamano tutti così! molti dei miei conocsenti manco sa che mi chiamo andrea!!! nfatti la firma...

Ciao Ciao!







Questo messaggio è stato aggiornato da andreagiommi il 24/02/2005  alle ore  21:05:02
SSDD

Il buongiorno si vede dal mattino... E' la giornata di merd@ che ti coglie impreparato!!!

The Chosen One

IO ho sempre pensato che l'arte sia un misto tra ordine e originalità.
(L'illuminazione l'ho avuto a suo tempo tra una canna e una canzone di Guccini :)).
Ordine nel senso di seguire uno schema ben preciso nella costruzione dell'opera.
Se accettiamo questa definizione anche i dadaisti, che avevano come criterio quello di fare roba che non avesse senso in realtà davano un senso al loro lavoro e seguivano un criterio... poi uno può sempre considerarlo una presa per i fondelli, però ben guardando si tratta in ogni caso di un messaggio; anche il messaggio che "non c'è un messaggio" è un messaggio.
Un'opera d'arte... o anche un graffito... o anche un rutto (in certe circostanze) ci dice sempre qualche cosa.
La differenza principale sta nella qualità del messaggio e nella sua originalità secondo me.
L'opera d'arte dovrebbe portare contenuti originali e che permettono una crescita interiore (come farebbe un buon libro) almeno a livello emotivo, se non a quello cognitivo (comunque i due non sono così separati...).
Detto questo, a me Picasso piace poco, ma da quando mi hanno detto che il suo intento era quello di cercare un nuovo modo, secondo lui più valido, di esprimere i concetti che abbiamo in testa... ho iniziato a capirci qualche cosa in più.
Gli impressionisti invece (nonostante abbia visto diverse mostre, da quella di Treviso alla National Gallery) mi hanno sempre fatto poca "impressione".
Anche a me piacciono le cose che si capiscono bene cosa sono: sarà poco fine, ma me ne sto contento così.



Questo messaggio è stato aggiornato da The Chosen One il 25/02/2005  alle ore  10:02:04

Questo messaggio è stato aggiornato da The Chosen One il 25/02/2005  alle ore  10:04:01
Andre.

Superbox

Butto un po' di carne al fuoco anch'io, riprendendo i giusti commenti di Goriath e Chosen One.

Il concetto di Arte è sempre stato uno dei più difficili da definire, almeno negli ultimi 2-300 anni... :h
Questo perchè un'ottica che si può definire "ristretta" tende a classificare come Arte soltanto alcune opere in possesso di determinati requisiti (che cambiano a seconda della definizione che se ne vuole dare); in un'ottica più ampia si finisce invece per applicare il termine a qualsiasi opera d'intelletto umano (anche la danza è opera d'intelletto), o addirittura a qualsiasi cosa che faccia parte del "creato" (un'estetica tipicamente religiosa).
Una definizione giusta a priori non esiste. Soprattutto per me che odio "i fronzoli" della filosofia (questa è per Khana! Tiè! ;)).

Ritengo comunque che considerarla un semplice atto comunicativo sia troppo restrittivo.
Va infatti tracciata qualche linea di demarcazione più evidente, che possa separare il verso di una scimmia o le secrezioni olfattive delle formiche dalla Divina Commedia. :)

Come faceva giustamente notare Goriath, quando si parla di Arte è corretto introdurre il concetto di totalità dell'opera, in voga dai primi anni del 900 e fondamentalmente introdotto dalla psicologia della percezione della Gestalt: il concetto che più volte viene esemplificato con un 2+2=5 è infatti che il tutto esprima molto più della somma delle singole parti.
Quando guardiamo un quadro non pensiamo di essere di fronte a X linee verticali, Y linee oblique, Z colori distribuiti in N modi, ecc. ma cerchiamo invece di cogliere il senso che l'insieme può veicolare.
Il compito dell'artista è quello di "far stare" nell'opera qualcosa che è infinitamente più grande di lei. L'opera in questo senso è sempre un modello ridotto della realtà, filtrato e plasmato dall'artista in processo di significazione che però - e questo è il punto a cui mi premeva arrivare - arriva a compimento soltanto nell'attività dello spettatore (o lettore, o fruitore generico dell'opera).

I filosofi si sono scannati per decidere se l'attività dello spettatore fosse attiva o passiva... se il rapporto con l'opera fosse espressivo o impressivo... se l'approccio di analisi artistica dovesse essere sincronico o diacronico... ma tutte queste cose le lascio volentieri a Khana (e due! eheh!)... :cool:;)

Fondamentalmente per me possiamo parlare di Arte davanti a qualsiasi processo di significazione. Per la definizione che abbraccio io, un panorama non è artistico finchè non è su una tela. Possiamo rimanere affascinati dalla bellezza della natura e godere emotivamente della "pervasività" (nel senso che lo "sentiamo" tutto intorno a noi) di un paesaggio o dello stupefacente ordine che traspare dalla tela di un ragno... ma per me è Artistico solo ciò che implica produzione di senso dagli esseri umani per gli esseri umani, un processo di sintesi significante-significato che ha sempre bisogno di due attori: colui che il senso lo convoglia in un significante, e colui che il senso lo estrapola da quest'ultimo.

Quello che poi, secondo me, pone Picasso, Monet, Leonardo, Dante Alighieri, Dziga Vertov (e chi più ne ha...) un gradino sopra agli altri sono meriti squisitamente individuali: l'aver aperto la strada a una corrente, l'aver concepito e redatto un'opera monumentale, l'aver trovato nuove forme per espressione dei contenuti, l'aver stravolto i canoni e i codici espressivi di un'epoca, l'aver sintetizzato i sentimenti o i momenti di un periodi storico... e quanto altro...
Ci può essere arte anche nel codice sorgente di un programma, se chi lo guarda è in grado di capirne l'eccezionalità e la bellezza delle soluzioni implementate dall'autore (tanto che molti talenti artistici vengono "riscoperti" tardivamente proprio perché nessuno era riuscito a capirli prima o si era sforzato di esaminarli a livelli di analisi superficialmente inaccessibili).
Quello che intendo, però, è che per finire nel Louvre ci vogliono altri meriti, non riconducibili unicamente al gettare un po' di colore su una tela... anche se, effettivamente, è ciò che si può essere portati a pensare di certi quadri ad un primo sguardo... :rolleyes:

In filosofia, in religione, in etica e in politica, due e due avrebbero potuto fare cinque. Ma fino a che ci si manteneva nell'ambito di disegnare un aeroplano o un fucile, dovevano fare quattro.
- G. Orwell